La tragedia nella tarda mattinata sul Corno Piccolo, nel canale Sivitilli: i pescaresi Raffaello Toro e Gianluca Camplone erano in cordata in discesa. Non è escluso che possano essere stati colpiti da una caduta di massi o scivolati sul ghiaccio. I corpi recuperati dal Cnsas e dal 118: dopo la ricognizione restituiti alle famiglie
PIETRACAMELA – Un’altra tragedia della montagna, sul Gran Sasso, si è consumata nella tarda mattina di oggi. Due alpinisti pescaresii, la guida alpina Raffaello Toro (48 anni di Caramanico) e il suo amico Gianluca Camplone (51 anni), che scendevano in cordata dal Corno Piccolo, sono precipitati e morti dopo un volo di diverse centinaia di metri. A dare l’allarme dell’incidente sono stati i componenti di un’altra cordata che si trovava a poca distanza, il che ha fatto confondere in un primo momento sul numero delle persone coinvolte nella tragedia.
I due – di quali al momento non si conosce l’identità – , si trovavano nel canale Sivitilli, proprio sopra ai Prati di Tivo. Si sa pochissimo della dinamica dell’incidente ma tra le ipotesi non è da escludere quella di una caduta di massi, dovuta al disgelo della neve in quota, che potrebbe aver colpito i due in cordata, facendoli precipitare. Entrambi stavano scalando con piccozze e ramponi ed erano in fase di discesa: potrebbero anche essere stati traditi da una lastra di ghiaccio.
Sul posto sono intervenuti gli uomini del Corpo nazionale di soccorso alpino (Cnsas) e il personale dell’elisoccorso che hanno recuperato i corpi, trasferiti successivamente all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo: qui il pm Laura Colica ha fatto eseguire l’esame esterno e i prelievi biologici, prima di restituire le salme alle famiglie per i funerali.. Le indagini per ricostruire l’accaduto sono a cura dei carabinieri della stazione di Pietracamela, prontamente giunti sul posto unitamente all’intera macchina dei soccorsi.